venerdì 5 dicembre 2014

Meriggio di pioggia

 
 
 
Nel pomeriggio che il sole si bagna
anche i miei gesti danzano in silenzio
nel ritmico ascoltare il mondo fuori
tacendo ogni disagio nell'attesa
 
e invento, dei sapori, sinfonia
aromi sfrigolando nella stanza
mio figlio corre corde a fiato corto
sorrido nella tregua del maltempo
 
che poi questa valenza è relativa
negli orizzonti visti dentro il cuore
è qui che adesso poso il mio respiro
e ancora non mi chiama alcuna urgenza
 
Si acquietano i pensieri già al riparo
mentre parole tornano in carezza
a fior di labbra, da distanze varie,
dentro lo sguardo in luoghi condivisi
 
Piove, e preservo.nella bolla i passi,
senza partenze e inviso è ogni traguardo
nel privilegio d'essere al presente
mentre i futuri scivolano strade.
 
18/05/13
(Oliviero Angelo Fuina)
 
[Inedito - Tutti i diritti riservati]

Memento in ritmo sette

 
 
 
Le inascoltate voci
riempiono i silenzi
lanciando le canzoni
agli angoli capienti
di stanza in luce fioca
sfumando in giallo il foglio,
recinto del mio stare,
nel letto di un inchiostro.
 
La notte che c'è fuori
nasconde il prato verde
del mio strappare altezze
per l'ordine visivo
ma nulla può al sentore
d'un taglio inumidito
che giunge alle mie nari
nel maggio più sincero.
 
Ho spento le finestre
sui nomi senza vista
spingendo negli spazi
parole a segna-posto
per esserci a distanza
sognando ancora abbracci
mai nati nel calore
di un mondo parallelo
 
e voci dentro note
annotano distratte
un oltre al mio memento
che nasce nell'istante
già inciso sul papiro
in duplice lettura
di ciò che adesso guardo
e quello che vedrete.
 
Gli anelli all'orizzonte
involvono sfumando
e cieco è l'occhio lungo
che annulla le pareti
e amplifica il ritorno
di un ballo solitario
tra pieghe di una folla
nel folle possedere.
 
04/05/13
(Oliviero Angelo Fuina)
 
[Inedito - Tutti i diritti riservati]