lunedì 24 novembre 2014

La garza del silenzio è sempre infetta

Il mio "Insospettabile click" dei 20 della manifestazione di Messina

 
Le vedi nei sorrisi di facciata
occhiali scuri, spesso, a mascherare
troppi i fiori violacei sulla pelle
e quelle grida annegate nel sale

L’arroganza misogina inculcata
è tara ereditaria più nefasta
dove è l’Uomo che perde la saggezza
tacitando del creato l’armonia

La garza del silenzio è sempre infetta
- si incancrenisce il tessuto sociale –
ridiamo fiato non chinando il capo
perché di ogni silenzio abbiamo colpa

Si spezza l’equilibrio più divino
ed ogni unione alchemica decade
il calice più sacro si frantuma
perché di ogni creato il Dio è la Madre

Ferita dignità di razza umana
ad ogni colpo inferto sulla Donna
ma la violenza che nessuno addita
è anche nel rispetto calpestato

e voi che date voce a questi versi
urlate la condanna a viso aperto
chi non accusa è pari all’accusato
si uccide anche girando il viso altrove

- Nessuno vince quando muore il seme
del Sacro Femminino che è dell’Uomo –

05/11/14
[Oliviero Angelo Fuina - Tutti i diritti riservati]


 


venerdì 7 novembre 2014

Padre e figlio

 
 
 
Sei ramo che allontani la radice
nell'unico tuo viaggio verso il sole
lei sente la sua linfa che ti giunge
tu senti frutti e foglie nella brezza
 
Vicino alle altre fronde a rispecchiarti
dal tronco la distanza infine sfugge
e il cieco mormorare di corteccia
non senti ormai proteso alla tua luce
 
Eppure il quieto faggio ti dà slancio
e ascolta tutti i passeri sul palmo
il nome che si è dato ti contempla
ma il tuo volare alto ti allontana
 
L'autunno giungerà a spogliar le ali
e allora attingerai da quella forza
al dunque consapevole del tutto
di un nome e di una linfa che completa
 
e i frutti non cadranno mai distanti
dal ciclo di stagioni del tuo mondo
ed ogni fine è solo un nuovo inizio
costante la radice a sostenerti.
 

05/11/14
 
(Oliviero Angelo Fuina - Tutti i diritti riservati)