Oggi è morto un poeta,
senza squilli di trombe
né fanfare adeguate,
così, dentro un silenzio
senza squilli di trombe
né fanfare adeguate,
così, dentro un silenzio
che anch'io gli avevo detto.
Compagno di Vascello
per un tempo infinito
durato troppo poco;
passeggeri nel vento
su brezze di parole
per un tempo infinito
durato troppo poco;
passeggeri nel vento
su brezze di parole
a indicare la rotta
nei riflessi del vetro
come l'acqua del mare;
si cantava l'amore
sognato e mai avuto.
nei riflessi del vetro
come l'acqua del mare;
si cantava l'amore
sognato e mai avuto.
Oggi è morto, distante
l'abbraccio mai cercato,
sotto un letto di fogli
a planare nell'oblio
delle poesie non lette.
l'abbraccio mai cercato,
sotto un letto di fogli
a planare nell'oblio
delle poesie non lette.
Di lui resta un vascello
fantasma e abbandonato
e le tante parole
che il suo cuore ha dettato
sapendo di sbarcare.
fantasma e abbandonato
e le tante parole
che il suo cuore ha dettato
sapendo di sbarcare.
Oggi è morto un poeta,
un pirata del verbo
che sfidava la vita
nel suo ghigno toscano
di lieve irriverenza;
un pirata del verbo
che sfidava la vita
nel suo ghigno toscano
di lieve irriverenza;
la sua ciurma dispersa
nemmeno l'ha saputo
trastullando il ricordo
di un Bardo e Capitano
e quel vento di inchiostro.
nemmeno l'ha saputo
trastullando il ricordo
di un Bardo e Capitano
e quel vento di inchiostro.
(Ciao Marco, che il tuo Viaggio sia col vento in poppa)
04/06/16
[Oliviero Angelo Fuina]