La tua voce è il filo di Arianna
nei dedali ciechi di me stesso
non vedo i chiarori di uscita
ma so che all'aria aperta già mi aspetto.
E scrivo nei quadrati la notte
trovando alle note i suoi colori
sciamano di risposte sapute
Re sul suo Cavallo sempre in scacco
Scopro gli alfabeti nelle somme
sui portali d'Argento e di Rame
illumino Damasco in diagonale
sotto stelle dal ventre materno
E' apolide il silenzio delle rughe
nei mille passaporti di frontiera
paga dazio forse la Regina
in fondo a quella strada di traverso.
nei dedali ciechi di me stesso
non vedo i chiarori di uscita
ma so che all'aria aperta già mi aspetto.
E scrivo nei quadrati la notte
trovando alle note i suoi colori
sciamano di risposte sapute
Re sul suo Cavallo sempre in scacco
Scopro gli alfabeti nelle somme
sui portali d'Argento e di Rame
illumino Damasco in diagonale
sotto stelle dal ventre materno
E' apolide il silenzio delle rughe
nei mille passaporti di frontiera
paga dazio forse la Regina
in fondo a quella strada di traverso.
(19/07/2009)
(da: "Blocco Note", Oliviero Angelo Fuina)
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