Recensione a cura di Fabio Gervasini pubblicata sul suo Blog " L'ultimo sogno". Potete leggerla Q U I ( cliccate per leggerla nella pagina originale)
Recensione del mese
"Orme sull'acqua"
di
Oliviero Angelo Fuina
Titolo: Orme sull’acqua
Autore: Oliviero Angelo Fuina
Prezzo: € 14,90
Rilegatura: BROSSURA
Pagine: 134
Editore: ArteMuse Editrice (David and Matthaus Editore)
Collana: Castalide
Lingua: Italiano
ISBN: 978-88-98410-35-4
Premessa
Girando per i vari social network è facile imbattersi in poeti più o
meno noti, che postano le loro opere nella speranza di far arrivare il
loro messaggio al maggior numero di persone possibile. Difficile trovare
scritti di qualità ma a volte, possiamo incontrare versi davvero
interessanti e molto raramente, anche delle vere e proprie perle. È
proprio così che ho avuto la fortuna di conoscere Fuina. Leggendo per
caso una delle sue poesie, mi sono ritrovato a emozionarmi come
rarissime volte capita, un vero e proprio colpo di fulmine che mi ha
portato a scoprire questo straordinario autore, capace di tradurre in
versi la vita, le emozioni, l'attimo.
L'approccio
Orme sull'acqua si presenta con una copertina che sembra dire tutto e
niente. Un cielo rosso tramonto, nostalgico, riflesso nell'acqua di una
lago calmo che come uno specchio, cerca di dare la sua versione della
realtà, un po come le liriche del poeta tentano di sviscerare dal
normale quotidiano, tutta la magia del vivere. Il titolo stesso sembra
essere un paradosso, una metafora, un ossimoro ma in realtà, denuncia il
tentativo dell'autore di lasciare in tutti noi segni indelebili e al
contempo invisibile, discreti, delicati. La prefazione è ottimamente
scritta da Elisabetta Bagli, Altra importante poetessa del panorama
contemporaneo. All'interno di questa silloge poetica, troviamo 85
liriche di eccelsa qualità artistica e stilistica, il tutto termina con
una interessante biografia dell'autore.
Recensione
Quello che inizialmente colpisce nel leggere le prime liriche di questa
antologia, è l'incredibile musicalità dei versi. Troviamo ritmi
incalzanti che scorrono in un crescendo emozionante, altri dal ritmo
nostalgico, che sembrano costruiti sulle note di un lontano Chopin,
altri ancora dal sapore ipnotico, come il il vecchio e a me sempre caro
rock progressive dei Pink Floyd. Ad una seconda e più attenta lettura
però, scopriamo l'infinità sensibilità di Fuina. È proprio questa la sua
arma migliore, riesce a carpire odori, visioni, umori che altri non
possono nemmeno immaginare. Scorrendo tra le sue pagine scopriamo la
forza e la fragilità del pensiero di questo autore, è in continuo
dialogo introspettivo, dialoga con i suoi ricordi, con le sue emozioni.
Fuina si nutre di ciò che vede e respira, di tutto ciò che lo circonda, e
questo, lo mette in continua discussione con se stesso. La sua fame di
vita lo spinge alla ricerca costante di risposte che possano saziare la
mente e l'anima e lo fa con un linguaggio raffinato e uno stile unico e
mai banale, che fanno di questo autore uno dei più originali poeti
contemporanei. L'impatto emotivo che hanno avuto su di me alcune delle
sue liriche hanno difficili paragoni. La Ricetta ad esempio, è
una di queste. Cerca di dare una spiegazione al suo "essere" al suo modo
di vivere e sentire e lo fa con versi come: "Il poeta è il fanciullo meno saggio che baratta per un sospiro il pianto". Qui
troviamo la generosità, il cuore di Fuina, pronto al sacrificio per
regalare un'emozione allo sconosciuto lettore.È questo che si scopre
dell'autore leggendo le sue liriche, l'infinito bisogno di regalare
emozioni, di condividerle per dargli un senso e renderle eterne. Ne: L'ingrediente segreto è impossibile
non immergersi e non sentire tutto il dolore di una madre persa e
ricercata in una pietanza dai sapori antichi ma sempre vivi, e termina
dicendo: "Ora mille sapori prezzati non bastano a saziare la fame e ti cerco, madre, dentro un gusto che possa ridarmi il tuo calore". Si viaggia nella propria anima in tutte le direzione leggendo Orme sull'acqua, c'è
erotismo, infanzia, amore, ricordi, sogni e speranze e c'è anche
l'inquietudine di vivere, l'inquietudine di non riuscire più a esprimere
ciò per cui si è nati e per cui si vive. Ne: L'inferno che non pensi l'autore scopre che non c'è mai inferno nel movimento della fiamma, anzi, lì pullula vita, il vero inferno: "è
il silenzio che grida dannato mentre il tempo non scandisce
l'inchiostro". "È asettico l'inferno che fa male mentre nel fuoco tutto
si riaccende". Leggere questa silloge poetica vi trascinerà in posti
dove non siete mai stati eppure, non vi appariranno affatto
sconosciuti. Sentirete l'odore della città di notte, vedrete paesaggi
incantati e proverete nostalgia per persone e luoghi sconosciuti. Fuina è
un albero dai frutti maturi, il cui succo e ricco d'esperienza e di
vita vissuta intensamente e di quel succo ci viene fatto dono. Munitevi
di matita perché spesso vi ritroverete a sottolineare stralci importanti
e ancor più spesso, come è accaduto a me dopo aver letto alcuni versi,
vi sorprenderete a fissare il nulla con il libro abbandonato sulle
gambe, riflettendo intensamente su ciò che avete appena letto. Il dono
che fa a tutti noi Oliviero Angelo Fuina, è considerevole, sono chiavi,
chiavi che aprono porte che altrimenti sarebbero rimaste chiuse per
sempre in noi. Riesce a regalarci risposte a domande alle quali
difficilmente saremo riusciti a rispondere da soli e lo fa con un
linguaggio ricercato ma semplice, accessibile a tutti, raramente
ermetico, lo fa con la semplicità di chi ha padronanza della parola e sa
come esprime il proprio pensiero. La sua immensa sensibilità, la
capacità di trasformare in versi il senso della vita, lo rendono uno dei
poeti più interessanti e preziosi del panorama attuale.Questa antologia
non resterà abbandonata nella vostra libreria come mille altre prima,
sarà un po come il cd del vostro gruppo preferito che necessariamente
dovrete tornare ad ascoltare. Orme sull'acqua è uno di quei libri
che tornerete a sfogliare ogni volta che avrete bisogno di leggere
melodia, di ascoltare parole, di sentire il vostro cuore vibrare. Nel
titolo di questa silloge, c'è tutta l'intenzione dell'autore, ossia
lasciare un'orma in quell'acqua dove tutto fluisce senza lasciare
traccia, in quell'acqua che è pura vita e anima, sogno e realtà, acqua
che ci scorre dentro, acqua dove le orme di Fuina, resteranno per
sempre.
Fabio Gervasini
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