martedì 7 ottobre 2014

Ma in calce mi sorprende lo sbadiglio

 
 
 
Ho piedi piagati da belle scarpe
e soltanto al lavoro vesto a festa
è il tempo che non guardo che più corre
ma è come se fuggisse in altri luoghi
 
Io poi che non possiedo passaporti
e apolide mi invento mille case
mancandomi quel posto che mi specchia
mai vedo le lancette accontentarmi
 
E manco le parole di risposta
avendo frantumato tutti i vetri
per caso, o per disegno Superiore,
mi trovo a non trovarmi nella folla
 
Mi resta quindi solo il mio silenzio
e ciò che più di me ho già donato
e penso che ora esisto come prima
sebbene in pochi possano saperlo
 
Riscrivo la mia assenza sulla carta
per confermarmi sveglio nella notte
ma in calce mi sorprende lo sbadiglio
e allora in nessun luogo chiudo gli occhi

13/09/14
 
 
(Oliviero Angelo Fuina - Tutti i diritti riservati)

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