martedì 7 ottobre 2014

Voglio piangere d'inchiostro e di sale

 
 
È in queste ore che pendono a destra
al levante di un cerchio sul muro
con lancette a incontrare l’aurora
che più mi manca il mio dire l’amore!
 
Vorrei scriver di un volto che mi vesta
di un profumo che è noto alle mie labbra
di un’attesa tra gioia e sofferenza
di un ricordo da vivere al presente
 
ma non c’è nessun nome nelle vene
un sospiro che inventi gli aggettivi
ed un bacio che possa aver la rima
o sperarla nell’eco di un ritorno
 
Sono stanco di essere ormai morto
ed avere atteggiamenti approvati
nell’inerzia di una finta saggezza
dove pace è solamente sconfitta
 
Voglio piangere d’inchiostro e di sale
e aver tormenti da stupire ancora
nei ritagli anche rubati di pelle
dentro un attimo che valga l’eterno
 
Basterebbe infatti un’ultima volta
che possa infine diventar la prima
approdando nell’iride che specchia
il sorriso mai nato sul mio volto

30/09/14
 
 
(Oliviero Angelo Fuina - Tutti i diritti riservati)





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