sabato 23 maggio 2015

Il collezionista di parole

 
Colleziono parole numerate
come se nel possesso avessi vanto
e gli attimi che fermo son fuggenti
e oscillano dispersi tra i silenzi
 
Preziose testimoni dei miei anni,
che troppo ho scritto e poco li ho vissuti,
o meglio, dei miei sogni spesso infranti
del resto chi mai scrive mentre vive?
 
Negli attimi di Grazia rivelata
il nero della china si fa d'oro
e a nulla serve scriverlo sul sole
di un giorno che vivrà poi nel rimpianto
 
e allora sì che fiumi di parole
avranno un letto nato nel dolore
per tutti quegli istanti ormai perduti
nell'ombra ineluttabile del tempo.

17/05/15
 
(Oliviero Angelo Fuina - Tutti i diritti riservati)
 


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