L'Amore in un romanzo da amare.
Conoscere l’autore non sempre aiuta nel
recensire un suo romanzo, soprattutto se stima e amicizia vivono fortemente a
prescindere da ultime parole consegnate pubblicamente ai tanti suoi lettori
estimatori.
Infatti si tende ad iniziare la lettura
anche critica con una sorta di giudizio preconcetto avendo ben chiaro in
sottofondo, nostro malgrado, che si sta leggendo il libro di un amico e non di
uno scrittore affermato e magari anche di fama internazionale.
Alessio Silo ha avuto il pregio di
disperdere immediatamente questo equivoco inconscio già dalle primissime
pagine.
Detto in confidenza, forte è stato l’impulso
per il sottoscritto di sottolineare la maggior parte dei passaggi narrativi che
avevano intrinseca la spiazzante sorpresa di metafore illuminanti e di antica
saggezza troppo spesso dimenticata nel piattume di verità convenzionali. Un
atteso dono inaspettato, se mi passate questa contraddizione espressiva.
Una Parola
e per sempre è il secondo romanzo di Alessio Silo pubblicato con la David and Matthaus Edizioni ed è un romanzo sull’amore e d’amore per la
vita, tratteggiato con pastelli poetici che appartengono da sempre al ricco
bagaglio letterario del bravo scrittore frusinate che della poesia, suo primo
amore comunicativo, ha mantenuto il proprio “sguardo oltre” ad attingere
bellezza nelle piccole, banali, quotidianità che, se sommate, altro non fanno che un totale
chiamato Esistenza.
Poesia dalla quale non si può
prescindere considerando che Alessio Silo stesso ci dice: “ Ciò che si ama è sempre pura poesia.”
La prosa è l’inganno di facciata per la
poesia che si respira in ogni frase. Immagini e metafore abbondano, e mai fuori
luogo, come la più intensa delle poesie di Neruda.
Un inganno riuscitissimo, si badi bene, perché
il motore propulsivo di tutto questo intenso comunicare è l’emozione che Silo
riesce a decodificarci e trasmetterci in
ogni sua sfumatura.
È intensa l’emozione dell’amore che Silo
ci offre, quasi organolettica. Un’emozione che sa graffiare e accarezzare il
cuore come solo pochi riescono empaticamente a fare indossare. L’intensità del
suo comunicare sovrasta ogni difesa critica e abbandonarsi sulla spiaggia calda
e assolata di quest’isola narrativa è la logica conclusione di una percezione
così positivamente stimolata.
Una
parola e per sempre, dunque.
Come nella Recherche di Proust, un
vedovo sessantunenne, padre di 4 figli, nell’autunno della sua vita, apre la
sua personale scatola di “Madeleine per assaporare ricordi; nella fattispecie
narrativa di Silo, uno scatolone di ricordi e “appunti di viaggio”, quali
fotografie, cartoline, biglietti ferroviari, lettere e via dicendo.
Ma il raccontarsi in prima persona del
vedovo protagonista non è quel ripetitivo attingere dalla propria personale
scatola di biscotti della memoria come i primi capitoli potevano indurre a
farci credere. Oltre a struggenti e intensi ricordi legati alla moglie defunta,
a quell’amore così profondamente rivelato attraverso il suo viaggio mnemonico
nel tempo, nella trama narrativa trova spazio il tempo presente del
protagonista e tutto diviene occasione per profonde riflessioni sulla vita e
sull’amore. Con delicatezza si comincia col tema del rispetto dovuto alle donne
e ad amarle per come meritano, Sua figlia Beatrice, vittima di un marito
violento e assente, e quindi di un Non-Amore, ne è il primo espediente
narrativo che Alessio Silo coglie per donarci pensieri d’intenso e profondo
impatto con inusuale chiarezza mentale, rivelatrici di verità che mai nessuno
dovrebbe scordare. E tacere.
Alessandro, questo il nome del
protagonista, si rivela anche un nonno amorevole pur rimanendo consapevole di
errori comportamentali che a volte hanno ferito i propri figli, comunque consci
di un amore che mai è venuto meno. Regalandoci una rivisitazione saggia e
consapevole che non può che assolvere la maestria acquisita.
Ma è sempre e solo l’amore il tema
portante di questo excursus emotivo
del protagonista, anche quando si veste di dolore. Il bravo Alessio Silo ci
regala riflessioni profonde che stupiscono, anche considerando la giovane età
del talentuoso scrittore laziale.
Ed è amore in ogni sua sfumatura e
sfaccettatura per quell’immenso e luminoso diamante che è l’Amore stesso.
Eccoci così ad affrontare insieme al protagonista l’amore omosessuale di
Monica, una delle figlie di Alessandro e l’affrontiamo in modo delicato e puro
come ogni amore richiede.
Oppure chiederci insieme a Sara, un’altra
delle figlie, quando l’amore tornerà a far battere un cuore ancora sofferente,
in un percorso di crescita necessario nei propri tempi di comprensione.
Con Paolo, unico figlio maschio di
Alessandro, vivremo la vera svolta narrativa del romanzo incominciata, per noi
lettori, in modo inconsapevole, con la magia di una biglia e con lo sguardo
puro e innocente di Anna, figlia di Beatrice e nipote amatissima di Alessandro.
Tra ricordi di vita vissuta e un
presente narrativo ricco di tematiche notevoli si riflette, grazie al nostro Autore,
sulla Vita, sulle difficoltà, sulla stessa morte e sul senso ultimo di ogni
accadimento.
Leggere questo libro significa anche
immergersi e vivere l’atroce ed estremo dolore di un padre; significa anche
rimettere in discussione ogni certezza data per acquisita. E fa male tanto è
scritto bene! Anche in questo, onore ad Alessio Silo!
In questo bel romanzo tutto è pretesto
per donare al fortunato lettore perle di pensiero che inducono ad appropriate e
profonde riflessioni sul senso stesso della vita e della Bellezza.
Una
parola e per sempre è letteralmente intriso di quella
magica alchimia tipica solo dell’amore che vince spazio e tempo, nell’eternità
di anime sempre vive;
Una
parola e per sempre non è mai una sola parola ma
nuove e ancora nuove parole, come in una specie di Matrioska letteraria, per
rinascere dal passato e cominciare a creare un presente, se non un futuro, che
possa rispecchiare nuovi sensi esistenziali;
Una
parola e per sempre ci parla dell’amore e di come, in
mille sfumature, quando rinasce a sé stesso, è sempre il primo amore.
Una
parola e per sempre è quell’unica parola che ho forse
inflazionato in questo mio scriverne la personale accoglienza: Amore.
L’Amore in un romanzo da amare!
Grazie Alessio Silo!
Oliviero Angelo Fuina
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