Avrei voluto scrivere canzoni
o meglio, le parole sopra il rigo
quelle che restano a note già spente
e ti domandi quale sia la tua;
avrei voluto scrivere un romanzo
che poi la gente mi guardasse il viso
per domandarsi dove sono stato
in quale viaggio ho conosciuto loro
e invece cerco ancora le parole
dopo le mille che mi son venduto
dopo le troppe che ho già barattato
perdendo al cambio piccole speranze
ma le canzoni che mi nuotan dentro
hanno la luce di altri cantautori
hanno emozioni che posso vestire
ma è come un frac che devo poi tornare
ed i romanzi che non sono io
hanno le storie che ho riconosciuto
come un amico che distratto parte
e che ti lascia un suo ricordo vago.
Dunque rimangono le mie parole
quelle che mai ho smesso di cercare
ma in fondo penso che le mie migliori
sian proprio quelle che non so più dire
allora spremo anche quest'altra penna
e un'altra notte che ricorda l'alba
un mio sospiro vecchio di cent'anni
la sigaretta che mi inganna l'aria
e bevo il nero succo d'angostura
che in qualche verso si è depositato
forse riesco a digerir la vita
sempre in attesa di altre mie parole.
11/07/14
Oliviero Angelo Fuina - Tutti i diritti riservati
o meglio, le parole sopra il rigo
quelle che restano a note già spente
e ti domandi quale sia la tua;
avrei voluto scrivere un romanzo
che poi la gente mi guardasse il viso
per domandarsi dove sono stato
in quale viaggio ho conosciuto loro
e invece cerco ancora le parole
dopo le mille che mi son venduto
dopo le troppe che ho già barattato
perdendo al cambio piccole speranze
ma le canzoni che mi nuotan dentro
hanno la luce di altri cantautori
hanno emozioni che posso vestire
ma è come un frac che devo poi tornare
ed i romanzi che non sono io
hanno le storie che ho riconosciuto
come un amico che distratto parte
e che ti lascia un suo ricordo vago.
Dunque rimangono le mie parole
quelle che mai ho smesso di cercare
ma in fondo penso che le mie migliori
sian proprio quelle che non so più dire
allora spremo anche quest'altra penna
e un'altra notte che ricorda l'alba
un mio sospiro vecchio di cent'anni
la sigaretta che mi inganna l'aria
e bevo il nero succo d'angostura
che in qualche verso si è depositato
forse riesco a digerir la vita
sempre in attesa di altre mie parole.
11/07/14
Oliviero Angelo Fuina - Tutti i diritti riservati
Nessun commento:
Posta un commento