Odio l'amarti come io ti amo
ed è un dolore che mi crocefigge
amo di me anche l'odio che ora sento
perché è soltanto inedia ciò che uccide
ed è un dolore che mi crocefigge
amo di me anche l'odio che ora sento
perché è soltanto inedia ciò che uccide
É un'altalena dalla corda corta
lo slancio che mi attrae e mi ritorna
il vento di un sorriso sul mio viso
che subito si oscura tra i capelli
lo slancio che mi attrae e mi ritorna
il vento di un sorriso sul mio viso
che subito si oscura tra i capelli
Ed è un tormento questa breve corsa
tra l'apice e l'abisso che ora esploro
ma è un moto che non posso controllare
salvo cadere fuori dalla giostra
tra l'apice e l'abisso che ora esploro
ma è un moto che non posso controllare
salvo cadere fuori dalla giostra
Ma vivo e quindi amo e quindi odio
e dentro questo slancio è l'equilibrio
che forse viene dato a fine corsa
per cavalcare il vento che ci ascende.
e dentro questo slancio è l'equilibrio
che forse viene dato a fine corsa
per cavalcare il vento che ci ascende.
01/04/15
(Oliviero Angelo Fuina)
Conosci quanto amo la tua forza espressiva coniugata con la tenerezza del sentimento! Oggi m'inchino!
RispondiEliminaCara Vittoria ...<3 La tua Grandezza mi imbarazza e mi lusinga...
RispondiEliminaCatullo è stato uno miei mentori e tu, amico mio, l'hai portato sulle vette più alte. Pura poesia!
RispondiEliminaGrazie amico mio caro e penna talentuosa!
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