sabato 10 ottobre 2015

Catullo docet (Odi et amo)

 
Odio l'amarti come io ti amo
ed è un dolore che mi crocefigge
amo di me anche l'odio che ora sento
perché è soltanto inedia ciò che uccide
 
É un'altalena dalla corda corta
lo slancio che mi attrae e mi ritorna
il vento di un sorriso sul mio viso
che subito si oscura tra i capelli
 
Ed è un tormento questa breve corsa
tra l'apice e l'abisso che ora esploro
ma è un moto che non posso controllare
salvo cadere fuori dalla giostra
 
Ma vivo e quindi amo e quindi odio
e dentro questo slancio è l'equilibrio
che forse viene dato a fine corsa
per cavalcare il vento che ci ascende.

01/04/15
 
(Oliviero Angelo Fuina)

4 commenti:

  1. Conosci quanto amo la tua forza espressiva coniugata con la tenerezza del sentimento! Oggi m'inchino!

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  2. Cara Vittoria ...<3 La tua Grandezza mi imbarazza e mi lusinga...

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  3. Catullo è stato uno miei mentori e tu, amico mio, l'hai portato sulle vette più alte. Pura poesia!

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