La cappa dei giorni senza fiato
cucita a filo grosso da impegni
veste ogni nervo scoperto e vivo
pulsante di futura nostalgia
cucita a filo grosso da impegni
veste ogni nervo scoperto e vivo
pulsante di futura nostalgia
E il tuo nome è sospeso nel vuoto
nell'ovatta di comode nebbie
distante e mai lontano dal petto
singulto che si aggruma alle labbra
nell'ovatta di comode nebbie
distante e mai lontano dal petto
singulto che si aggruma alle labbra
Resta l'orario degli occhi di fumo
di una penna a implorare il riposo
per noi due che mai fummo davvero
sotto il cielo di carne e di pelle
di una penna a implorare il riposo
per noi due che mai fummo davvero
sotto il cielo di carne e di pelle
Resta un libro al profumo di rosa
un biglietto a ricordo di un viaggio
che all'andata ha sommato il ritorno
e il ricordo di un giglio nel cuore
un biglietto a ricordo di un viaggio
che all'andata ha sommato il ritorno
e il ricordo di un giglio nel cuore
Resta un poco ma un attimo resta!
in quest'ora rubata di notte
resta e fatti guardare di nuovo
che il tuo vecchio riflesso mi basta
in quest'ora rubata di notte
resta e fatti guardare di nuovo
che il tuo vecchio riflesso mi basta
Lancia in resta rimango da solo
ma quest'alba dirada il suo fumo
addensando una lacrima in dote
mentre annega a levante il mio sogno
ma quest'alba dirada il suo fumo
addensando una lacrima in dote
mentre annega a levante il mio sogno
14/06/15
(Oliviero Angelo Fuina - Tutti i diritti riservati)
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