sabato 10 ottobre 2015

Resta

 
 
La cappa dei giorni senza fiato
cucita a filo grosso da impegni
veste ogni nervo scoperto e vivo
pulsante di futura nostalgia
 
E il tuo nome è sospeso nel vuoto
nell'ovatta di comode nebbie
distante e mai lontano dal petto
singulto che si aggruma alle labbra
 
Resta l'orario degli occhi di fumo
di una penna a implorare il riposo
per noi due che mai fummo davvero
sotto il cielo di carne e di pelle
 
Resta un libro al profumo di rosa
un biglietto a ricordo di un viaggio
che all'andata ha sommato il ritorno
e il ricordo di un giglio nel cuore
 
Resta un poco ma un attimo resta!
in quest'ora rubata di notte
resta e fatti guardare di nuovo
che il tuo vecchio riflesso mi basta
 
Lancia in resta rimango da solo
ma quest'alba dirada il suo fumo
addensando una lacrima in dote
mentre annega a levante il mio sogno
 
14/06/15
 
(Oliviero Angelo Fuina - Tutti i diritti riservati)

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