martedì 17 settembre 2013

La recensione a "Orme sull'acqua" a cura di Michela Zanarella


E’ un paradosso il titolo della silloge di Oliviero Angelo Fuina “Orme sull’acqua”, edita da ArteMuse Editrice. Sono infatti invisibili le impronte tracciate sull’acqua, è una contraddizione spiazzante quella che si nasconde nelle parole che titolano l’opera. L’esistenza è vista dal poeta come un fiume che scorre verso il mare e come tale è fatta di contrasti, situazioni imprevedibili. “E’ l’impronta che vuole incidere il fiume/di vita fluida mai doma a sé stessa/non visibile da immobile scoglio”, sono versi incisivi, calibrati, scelti con accuratezza, che dimostrano la maturità dell’autore nell’affrontare la vita in poesia. Sgorgano limpide le parole e coinvolgono umanamente, intrise dalla purezza e dalla bellezza di un sentire che è intimo e profondo.
La poesia di Oliviero Angelo Fuina non vuole imporre una visione del mondo, lascia il lettore libero di assaporare e centellinare odori, colori, suoni. Il ritmo, il fascino delle immagini rivelano la necessità di dialogo del poeta, che cerca di trasmettere emozioni mantenendo vivo il linguaggio, facendo vibrare le parole. “E tremo e porto il cuore oltre confine”, l’amore, i sentimenti, la natura, sono i temi principali di un viaggio interiore che tocca luoghi e tempi della memoria, di un vissuto che ha lasciato orme indelebili nell’anima. “Sotto i portici l’eco dei passi/tiene nella mano il mio domani/ e il riflesso sui tinti pastelli”, è un rievocare percezioni, sensazioni, che diventano gli ingredienti di questa raccolta di grande impatto emotivo, dove si intrecciano il rigoglio simbolico, i sogni e i desideri di un uomo che riflette e ripercorre i tratti salienti della sua vita, senza tralasciare nulla. Fuina ha il pregio di unire schiettezza ad eleganza, la sua poesia si innalza fino a raggiungere un guizzo di intensità notevole, senza eccedere in licenze sintattiche. E’ ben consapevole il poeta delle sue doti raffinate, si coglie in ogni lirica un’attenzione, una cura, di chi sa cosa vuol dire e come lo vuol dire. Nulla è lasciato al caso, ogni singola parola, ogni verso è in grado di adattarsi perfettamente alle esigenze di significato volute dall’autore.
Si nutre di ricordi, di pulsioni a volte anche erotiche, si lascia sedurre e incantare dalla natura fissando con trasparenza l’attimo fuggente.

Michela Zanarella


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