Ho mille storie in punta di penna
e il timore di sommare parole
su troppe pagine a fondo disperso
oppure di trovarmi senza tempo
e il timore di sommare parole
su troppe pagine a fondo disperso
oppure di trovarmi senza tempo
e allora incido con punta inchiostrata
poche quartine sull'unico foglio
che mai è di troppo e più basso è lo spreco
del poco fiato di un luogo infinito
poche quartine sull'unico foglio
che mai è di troppo e più basso è lo spreco
del poco fiato di un luogo infinito
nemmeno inseguo una logica, a volte,
bastando il senso di un suono emotivo
eppure in calce, nel giorno vistato,
sempre mi chiedo quali altre parole
bastando il senso di un suono emotivo
eppure in calce, nel giorno vistato,
sempre mi chiedo quali altre parole
potrò inventare nel vento addobbato
dopo che troppe ho spettinato al buio
di una luna dietro le imposte chiuse
come le chiese in assenza di fede
dopo che troppe ho spettinato al buio
di una luna dietro le imposte chiuse
come le chiese in assenza di fede
ma non si sceglie come dare luce
alle stanze segrete sotto sterno
e una candela danza in mille forme
nella fiamma che può imitare il sole
alle stanze segrete sotto sterno
e una candela danza in mille forme
nella fiamma che può imitare il sole
Ed ogni storia che non ho mai scritto
già è stata letta in versi di fortuna
scrivo il silenzio, quindi, senza sosta
per il frastuono d'acquietare urgente.
già è stata letta in versi di fortuna
scrivo il silenzio, quindi, senza sosta
per il frastuono d'acquietare urgente.
22/06/15
(Oliviero Angelo Fuina - Tutti i diritti riservati)
[Poesia premiata al Premio internazionale letterario "Thesaurus 2015" - Matera 24/10/15]
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