domenica 24 agosto 2014

Distrae, la fatica della terra



Distrae, la fatica della terra
mentre stilla di sale asseta sforzi
e non è il più naturale tra i gesti
strappare compensati dalla casa

dopo aver reciso ortensie di ingombro
e spianato col rastrello le gobbe
ma tanto basta a sollevare sguardo
verso un sole che avalla approvazione

E' solo la fiammata di uno slancio,
o forse una spinta non voluta,
e presto in giri a vuoto mi raffreddo
tornando sulla mappa del mio verbo

C'è gente che sa fare tutto al meglio
ed altri che a parole sono un mito
io cerco come posso un posto al sole
che sia di penna o di sorrisi in cambio

perché si apprezza ciò che puoi toccare
nel panorama di uno sguardo vero
e le parole, quando son private,
non vengono additate e conosciute

ma quel che conta è costruir se stessi
che sia con calce oppure con l'inchiostro
e casa è dove puoi sentirti bene
e non le quattro mura intonacate.



(22/08/14)
Oliviero Angelo Fuina

[Inedito - Tutti i diritti riservati]

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