Dovrebbero già nascer con medaglia
per quei sorrisi al mondo in dotazione
per l'altra guancia, in lacrime, celata
per quei capaci abbracci in fermo amore.
Di ogni grande uomo o così detto
c'è sempre una madre al suo restare
miracolo di vita nel portento
di vita in grembo, culla del divino.
Il cielo è dimezzato senza i gesti
silenti, a sussurrare ciò che conta
un fiore che non smette di fiorire
quand'anche il tempo veste i propri inganni.
E' alchemico ingrediente d'accoglienza
è curva dolce in rette perigliose
è quel profumo a ingolosire vita
è armonico equilibrio nei frattali.
La lotta le appartiene in retrovia
senza ostentar vittoria nel buon senso,
è impeto creativo in ali grandi
solcando un mondo degno di sorrisi.
Empatica, il dolore lei trasforma
in caldo sprone d'anima a rialzare
è il filo d'ogni trama a disegnare
per quel disegno a inneggiare il cuore.
E' il calice del nettare cercato
il ponte a risalire in vero grembo
l'intero senso di riferimento
il rosa di ogni immenso arcobaleno.
07/05/13
(inedito)
Un inno di grande rispetto ed amore nei confronti dell'universo femminile, pennellato con la maestria del grande poeta Oliviero Angela Fuina. Un cantore dei nostri giorni!
RispondiEliminaGrazie caro Sebastiano! Detto da un artista completo e talentuoso come te vale triplo! Un abbraccio
EliminaSono orgogliosa di essere donna! Grazie grande Oliciero!
RispondiEliminaGrazie a te di esserlo al meglio, meravigliosamente straordinaria nella tua normalità di esistere <3
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