lunedì 27 maggio 2013

Notturno spogliato


E' una notte di troppe sigarette
nel tempo che restringe le mie mura
qualche nome è passato alla finestra
dietro tende a evaporare sguardi

Ti ho letto, in anteprima, di una danza
ed anche l'arruolato del momento
nelle strette simboliche di mano
stanotte sembra un'eco assai distante

Io sono forse l'ultimo arrivato
e viaggio con parole sui tornanti
le vostre hanno slancio da discesa
nel viaggio in panorami d'ammirare

invece io le porto sulle spalle
tenendo in mano quelle già spogliate
mi chiedo se è per dire che esistevo
tacendo, anch'essa nuda, l'illusione

e arranco senza forse avere meta
magari per quest'erta che mi acceca
nemmeno ho più viandanti a incoraggiarmi
o forse le mie orecchie sono mute

Potrei mettere in prosa i miei pensieri
ma ho perso tra le righe il personaggio
e scrivo l'impotenza più consueta
sperando possa essere emozione

E il buffo è che non voglio più finire
come se una quartina in più aiutasse
sicuramente spaccia compagnia
al mio guardar la notte ancora solo

E voi compagni in sogni da stampare
riuscite a condividere speranze
con chi per mano insieme camminate
nei luoghi di un sorriso senza vetro?

La luna che nel buio si nasconde
non può imbrogliare adesso la mia penna
è forse il caso di fermar l'inchiostro
che al nulla posso aggiungere più nulla.

26/05/13

(inedito)

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