Nemmeno tutti i denti ho nella bocca
sorrido di tre quarti solo in ombra
se posso piego il labbro sulla ruga
cedendo, nella smorfia, un'illusione;
sempre mi importa di chi non mi vede
offrendo l'apparenza di me stesso
ed è allo specchio che trattengo il fiato
provando il mio profilo più decente
e penso a quel tuo sguardo a misurarmi
nascosto nelle ipotesi blasfeme
nessuno ha mai sentito il mio profumo
almeno non nel senso più intrigante.
La voce, forse quella, è stata offerta
su nastri di parole ben studiate
non mi difetta certo l'eloquenza
e il mare più salato sfiora il fare.
Dietro vetrine, eppure, torno sempre
sperando in qualche acquisto frettoloso
che dia di nuovo un senso alla mia pelle
svendendo senza palpiti la meta
e invento tentazioni dal cilindro
sperando mi riesca il vecchio trucco
ma sembrano di legno le mie mani
e tu quel fuoco acceso nel mio pugno.
02/05/13
(Inedito)
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