Nella discarica a cielo socchiuso
stretto budello alla fine del mondo
vengon gettate le idee intollerate
confezionate in uomini e donne.
Troppi gli Abele per nuovi Caino
ieri fratelli, carnefici oggi
tutti ingoiati dal ventre di squalo
senza un lumino di buon raziocinio;
stelle intraviste da occhi velati
voli preclusi in foibe di Ade
morire soli è il dolore comune
ma il non parlarne uccide due volte.
E' decomposta la carne e memoria
nemmeno l'urlo scavalca parete
solo un sospiro, d'umano, rimane
nella pazzia qui al confine scoppiata.
Buio ci veste in silenzi affilati
rossa è la stella che lapide nega
anche del nome veniamo privati
resta soltanto da piangere l'Uomo.
(13/02/13)
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